Spread mutuo


Quanto conta sulla spesa del mutuo?

Spread mutuiLo spread è il guadagno della banca previsto dal contratto di mutuo, ma allo stesso tempo è anche uno degli indicatori spesso trascurato dai mutuatari.

Le banche acquistano e vendono denaro all'interno di circuiti interbancari in base ad un determinato interesse di scambio giornaliero definito Euribor in Europa e lo rivendono hai propri clienti con una maggiorazione.

Quindi nel momento in cui viene stipulato un contratto per un finanziamento, questo prevede oltre che l’applicazione di un tasso di interesse mensile (fisso o variabile) calcolato sulla base dell’Eurirs (Euro Interest Rate Swap), anche una precentuale di guadagno per l'istituto creditizio chiamata appunto Spread.

Spread, quella variabile spesso trascurata

La percentuale che ciascuna banca decide di aggiungere al costo del denaro resta uguale per tutta la durata del mutuo. Sono pochi i casi in cui è prevista una variazione. L’acquirente deve dunque prestare molta attenzione allo spread applicato così come deve tenerlo sempre bene presente nel caso di comparazione di proposte a tasso variabile.

In quest’ultimo caso, il calcolo si effettua con una semplice operazione: la somma dello spread con l’Euribor ovvero la percentuale a cui le banche pagano il denaro. Dal 2009, tuttavia, gli istituti bancari sono obbligati a indicare un’alternativa all’Euribor associata al tasso della Banca centrale europea.

Attenzione alle insidie

Spesso lo spread (aggiunto all’Euribor o al tasso Bce) viene trascurato perdendo così di vista il vero costo del mutuo. Capita che, abbagliati dalla promozione di un tasso variabile iniziale apparentemente vantaggioso (chiamato tasso di ingresso), non si conosca il cosiddetto tasso a regime ovvero quello realmente applicato che tiene conto della quota aggiuntiva decisa da ogni banca. E poi c’è spread e spread.

Alcuni istituti bancari ne indicano uno su base semestrale per poi aumentarlo, se non raddoppiarlo, per la restante parte dell’anno. E lo sapete che dal notaio le “Condizioni particolari” non vengono lette? Di più, sono frequenti i casi in cui viene espressamente scritto come il calcolo del tasso tenga conto del criterio “Euribor + X%”, per poi vedersi specificato che con il termine “Euribor” si intende quello ricavato sulla base dell’andamento dei mercati, ma maggiorato dell’1%.