Imposte mutuo


Le spese per il mutuo comprendono imposte erariali e costi di gestione che vengono accorpati all'importo della rata previsto in sede contrattuale.

Le imposte del mutuo si suddividono in due tipologie, ci sono infatti in primo luogo le imposte dell'erario, che sono comprese entro una forbice che va dallo 0,20% fino all'1% dell'importo totale del mutuo, in caso si richieda il prestito bancario per la prima casa, ma possono salire fino al 2% dell'importo totale in caso di seconde case o abitazioni di lusso.

Per quanto riguarda le spese di gestione invece, queste riguardano le commissioni applicate dall'istituto bancario sugli incassi delle rate, vanno dunque aggiunti all'ammontare periodico della rata scelta in sede contrattuale. La maggior parte delle banche applica commissioni che vanno dai 2 ai 5 euro, è necessario verificare questi costi perché pur essendo in apparenza ridotti, se calcolati su scala pluridecennale diventano incisivi sull'importo totale e il debito da estinguere.

Spese comunicazioni bancarie

Riguardo alle spese per l'invio dei documenti con cui la banca ci informa sullo stato del nostro mutuo, possono essere inviate a carico del cliente soltanto alcune voci di spesa (certificazione annuale interessi passivi, spese rinnovazione ipotecaria, spese di avviso scadenza...) mentre, secondo la legge n.40/2007 (comunemente conosciuta come Legge Bersani) non è a carico del cliente la produzione e l'invio di documenti per il trasferimento, la surrogazione e la cancellazione ipotecaria sul mutuo.

Penale estinzione anticipata

Il pagamento di una penale per l'estinzione anticipata del mutuo non deve essere conteggiata per tutti i mutui accesi dopo il 2 febbraio 2007: la legge 40/2007 infatti ha annullato a livello nazionale, per tutti gli istituti bancari, la voce del pagamento di una penale per chi estingue anticipatamente il mutuo o lo trasferisce ad un altro istituto bancario più conveniente. Per i contratti firmati antecedentemente la data sopraindicata, la penale può essere richiesta ma non può superare il tetto massimo stabilito dalla legge.