Banca d’Italia


A partire dal 1936 la Banca d’Italia vigila sul mercato bancario

Banca d'ItaliaLa nascita della banca d’Italia è avvenuta nel 1893 tramite la fusione di alcune banche minori con La banca nazionale del regno d’Italia. Fino al 1936 è una normale società per azione, quando tramite regio decreto le viene affidato il compito di vigilare sul sistema bancario nazionale. Altra data importante è quella del 1948 quando le viene affidato il ruolo di regolare il tasso di sconto, che diventerà prerogativa assoluta della banca d’Italia nel 1992 a discapito del ministero del tesoro.

Funzioni e poteri della banca d’Italia

Attraverso la partecipazione al Consiglio dei governatori della Banca centrale europea, ne influenza le scelte economiche in sede europea. A livello italiano, il ruolo più importante rimane quello di vigilanza del sistema bancario. Altri importanti compiti, sono la supervisione dei mercati finanziari e di vigilanza su quello dei pagamenti. Fino al 31 dicembre 1998, data di cessazione dell’uso della lira italiana, è stata zecca di stato.

Organizzazione e struttura

La sede della banca d’Italia è ubicata in via Nazionale a Roma nel Palazzo Koch. Oltre alla sede centrale esistono 14 filiali in varie città italiane. Ognuna di queste filiali (ad eccezione di Firenze e Livorno che esprimono un solo delegato) elegge il proprio rappresentante nel consiglio superiore della banca d’Italia. A capo della struttura vi è Il governatore della banca d’Italia (dal 2006 è Mario Draghi).

Statuto giuridico e partecipazioni nel capitale

Pur avendo il capitale sociale composto al 95% di capitali privati, una sentenza della cassazione ne ha dichiarato lo status giuridico pubblico. In questo modo la banca è immune da un eventuale fallimento. Questo status permette alla banca di effettuare operazioni di salvataggio di banche o società private.


Risorse utili

Sito Ufficiale della Banca d'Italia

La Banca d'Italia è inserita nell'eurosistema enel Sistema europeo di banche centrali (SEBC), quindi collabora al mantenimento dell'equilibrio fiscale e dei livelli di inflazione sostenibili a livello nazionale e comunitario. Deve operare in autonomia e indipendenza, ha l'obbligo di trasparenza e informazione ed è sottoposta alla normativa sia europea che nazionale. Il Governatore della Banca d'Italia è membro del Consiglio Direttivo della BCE e concorre alle decisioni in materia di politica monetaria comunitaria.