ISC - Indicatore Sintetico di CostoL'ISC, o Indicatore Sintetico di Costo, rivela il costo annuale complessivo dei finanziamenti ed è espresso in percentuale.
Comprende, come il TAEG, anche le spese accessorie comprese in tutte le tipologie di finanziamento, quali i costi per l'apertura della pratica, le assicurazioni e tutti gli oneri aggiuntivi che sono compresi (e devono essere segnati) nel contratto fra l'istituto bancario o finanziario il cliente. La trasparenza del tasso ISC è fondamentale perché consente al cliente di conoscere in anticipo il tasso annuale complessivo di spesa. ISC conti correntiDal maggio 2010 l'ISC la Banca d'Italia fa obbligo agli istituti bancari di indicare chiaramente, per le leggi sulla trasparenza contrattuale, l'indicatore sintetico di costo ISC nei contratti di apertura di conti corrente. In questo modo si garantisce al cliente che il costo totale annuale del conto corrente è un dato certo, che non può essere modificato in corso d'opera dal momento che è segnato nero su bianco sul contratto. Un'importante novità per i consumatori che potranno conoscere le spese totali di gestione del proprio conto corrente. ISC mutuoIndicare l'Indicatore Sintetico di Costo sui contratti di mutuo è obbligo di legge per gli istituti bancari dal 2003. Come chiarisce la Banca d'Italia, che vigila sul rispetto dei regolamenti legati al mondo finanziario nel nostro Paese, l'ISC corrisponde e si basa sul TAEG, dunque comprende diverse voci di spesa fra cui spese di istruttoria, perizia, commissioni sul rimborso rata, interessi e spese sul rimborso del capitale, oltre a tutte le spese mutuo specifiche che possono variare secondo la tipologia di contratto. |
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